Tartare di salmone e avocado

Tartare Avocado e Salmone

Lo ammetto, ho sviluppato una qualche forma di ossessione per le tartare. Ma potete biasimarmi? Soprattutto con questo sole e questo caldo viene voglia di qualcosa di rapido e di fresco, che non ti faccia accendere i fornelli o faticare troppo. E questa tartare è anche salutare, perché salmone e avocado sono entrambi cibi che fanno bene al nostro corpo, con il vantaggio – non da poco – di essere anche buonissimi. E nonostante sia una ricetta veloce, a me piace proprio per questo prepararla con calma, con un po’ di musica in sottofondo, dedicandomi completamente a lei e concentrandomi su ogni singolo ingrediente. Così quando vado a raccogliere la menta fresca dal mio giardino scelgo bene le foglie, ne respiro il profumo d’estate, le lavo con delicatezza. Questo piatto sa di estate e di felicità.

 

Ingredienti per 2 persone:

250g di salmone fresco tagliato a cubetti

1/2 avocado grande

1/2 cipollotto piccolo

un limone o lime

olio extra vergine di oliva

sale

pepe rosa

qualche foglia di menta fresca

Preparazione:

In una terrina unite il salmone, le foglie di menta sminuzzate, 4 cucchiani di succo di limone, un po’ di scorza grattugiata di limone e qualche grano di pepe rosa, condite con 3 cucchiaini di olio e sale (io uso sempre quello rosa dell’Himalaya con il pesce perché più delicato). Mettete in frigo e fate riposare un’ora.

Prendete l’avocado, tagliatelo a metà e togliete il nocciolo. Estraete la polpa e tagliatela a cubetti. In una terrina unite avocado, cipollotto tagliato fine, 3 cucchiaini di succo di limone, 2 cucchiaini di olio e salate. Mettete in frigo.

Con il coppapasta disponete sul piatto la base di avocado e sopra o strato di salmone (se non vi piace, ricordate di togliere i grani di pepe rosa). Decorate con le foglie di menta.

Il tocco in più: se non avete il cipollotto per condire l’avocado potete usare il porro tagliato finissimo oppure l’erba cipollina fresca sminuzzata.

Nadia

Ricette che diventano canzoni #1 A çimma

Dalle tradizioni antiche della città ligure di Genova viene la cima alla genovese, a çimma in dialetto locale. Si tratta di un piatto povero, un pezzo di carne di pancia di vitello farcito, nato per recuperare gli avanzi ed evitare sprechi, reso saporito e nutriente da sapienti mani di donne liguri. Mani sagge e dure che tenevano insieme intere famiglie, che trasformavano la preparazione della cima in un rituale.

La cima è un piatto lento, paziente. Si riempie con attenzione, si cuce a mano per non far uscire il prezioso ripieno, si cuoce per molte ore. La cima è un piatto paziente. Ed è un piatto che richiede un po’ di superstizione: perché a çimma riesca bene ci deve essere una scopa davanti alla porta chiusa della cucina, così che se mai una strega entrasse si perderebbe a contare le pagliuzze, e ci vuole l’intercessione del cielo, per allontanare i diavoli, che sono pericolosi più delle streghe.

Moltissime mani di donne hanno reso questo piatto ciò che è, l’hanno creato, trasformato, riempito di magia. Un genovese l’ha fatto diventare leggero come le nuvole che intitolano il suo disco, l’ha portato a volare e incantare, a farci sognare mani di donne al lavoro e streghe che contano mentre la cima cuoce tranquilla. Fabrizio De André ha intitolato il suo brano proprio A çimma, come una ricetta che diventa poesia. Anche le invocazioni diventano arte attraverso la voce di Faber e ora vi lascio ad innamorarvene.

Filetti di cernia ai pomodorini e olive

filetti di cernia ai pomodorini e olive

Se siete al mare non si può resistere al pesce fresco che arriva ogni mattina, almeno una volta è d’obbligo passare dai pescivendoli al porto e scegliere qualche prelibatezza da portare in tavola. Se siete a casa e volete comunque sentire un po’ di aria di mare, dovrete accontentarvi del pesce del supermercato ma potete comunque consolarvi con un piatto saporito e profumato. Io ho scelto i filetti cernia, che purtroppo non arrivano dal porto, e vi racconto come li ho serviti creando un secondo piatto di pesce molto semplice da preparare ma che lascerà deliziati i vostri ospiti.

Ingredienti per 2 persone:

3 filetti di cernia

8 pomodorini

7/8 olive

1 bicchiere di vino bianco

1 limone

cipolla rossa

olio extra vergine di oliva

prezzemolo

pepe rosa

sale

Preparazione:

Mettete a imbiondire in padella con l’olio la cipolla rossa tagliata fine, poi aggiungete i pomodorini tagliati in quattro parti e fate cuocere un paio di minuti a fiamma viva con mezzo bicchiere di vino bianco. a questo punto mettete in padella i filetti di cernia, le olive tagliate a fettine, il prezzemolo, i grani di pepe rosa e le fette di limone. aggiungete anche l’altro mezzo bicchiere di vino e fate evaporare. Poi abbassate la fiamma, salate e lasciatelo andare fino a cottura ultimata, curandosi che il pesce rimanga tenero e non si asciughi.

Il tocco in più: servitelo accompagnato soltanto da una fresca insalta verde.

Frittata saporita di zucchine

frittata di zucchine

La meraviglia della frittata, oltre alla semplicità, è la sua versatilità: può essere preparata in mille modi, scegliendo gli ingredienti secondo i gusti e le stagioni, si può servire come antipasto o come secondo piatto, in qualunque momento dell’anno. Basta avere a casa qualche uovo (non mancano mai nel frigorifero) e poi la si può inventare anche soltanto con delle erbe o quello che troviamo quando non ci va di fare la spesa.

Una delle mie preferite è la frittata di zucchine, velocissima da fare e saporita, meglio ancora se ci si aggiungono dei pomodorini e la menta appena colta nell’orto. Non vi viene già voglia di rompere un paio di uova con me?

Ingredienti per 2 persone:

3 uova

4 o 5 pomodorini

1 zucchina piccola

scalogno

maggiorana

menta fresca

sale

pepe

olio extra vergine di oliva

Preparazione:

Tagliare lo scalogno sottile e metterlo a soffriggere il padella con olio extra vergine di oliva, poco dopo aggiungere la zucchina tagliata a rondelle sottili.

In una terrina sbattere con la frusta le tre uova aggiungendo sale, pepe macinato, maggiorana e la menta fresca tritata. Quando le zucchine sono quasi pronte versare il composto di uova nella padella e aggiungere i pomodorini tagliati e metà. Coprire fino a cottura.

Il tocco in più: potete accompagnare la frittata con del caprino fresco per avere un piatto gustoso e veloce.

Nadia

Playlist: sotto le stelle di San Lorenzo

cena sotto le stelle

 

Ad agosto c’è un appuntamento al quale le coppie più romantiche non mancano mai: la notte di San Lorenzo. Le stelle cadenti fanno sognare tutti, tengono con il naso all’insù anche i più scettici perché in fondo ci si spera sempre un po’ e i desideri sono più forti di qualunque cosa, si vorrebbero realizzati un giorno e qualunque speranza trova spazio in noi. Le coppie, però, sembrano più ispirate di chiunque nella notte delle stelle e organizzano serate romantiche con l’aiuto dell’atmosfera creata dalle stelle cadenti o anche soltanto dal desiderio fremente di vederne qualcuna e poter sognare. Ma se San Lorenzo non basta e le stelle cadenti tardano ad arrivare bisogna sempre avere un asso nella manica: una buona cena e la musica.

I piatti devono essere delicati, leggeri, amorevoli e così la colonna sonora della serata sotto le stelle. Le voci e i suoni che vi accompagnano devono entrare in sintonia con voi senza sovrastarvi, bisogna scegliere con cura. Così noi abbiamo pensato per voi la playlist ideale per questa notte romantica. E guai a voi se non vi concedete almeno un ballo sulle note di Johnny Cash.

 

Playlist romantica di San Lorenzo:

1. The Cranberries, Stars

2. Ed Sheeran, Thinking Out Loud

3. Lindsey Stirling, We Found Love (Rihanna cover)

4. Jovanotti, L’Estate Addosso

5. John Legend & Lindsey Stirling, All Of Me

6. Bryan Adams, Star

7. Oasis, Wonderwall

8. Leonard Cohen, You got me singing

9. Jason Mraz, I Won’t Give Up

10. Cesare Cremonini, Una Come Te

11. Coldplay, A Sky Full Of Stars

12. Giorgia, Io Fra Tanti

13. The Lumineers, Ho Hey

14. Bruno Mars, Just The Way You Are

15. Johnny Cash, Happiness Is You

 

No more chasing moonbeams or catching falling stars,

I know my pot of gold is anywhere you are

– Johnny Cash, Happiness Is You

 

Nadia

Pink Floyd e uova a colazione

Alla fine di Atom Heart Mother c’è una colazione bellissima. Vi sareste mai aspettati di trovare una colazione in fondo a un vinile? Proprio in fondo, dopo la voce e la chitarra di David Gilmour in Fat Old Sun, qualche giro di vinile più in là, un lavandino gocciola e qualcuno fa colazione.

Atom Heart Mother è un disco importante per il gruppo, apre una nuova fase musicale, ed ha una copertina diventata subito iconica. Erano (sono) i Pink Floyd. Erano gli anni Settanta. E alla fine, proprio alla fine, Alan Styles, roadie dei Pink Floyd,  faceva colazione nelle orecchie di tutti. Alan’s psychedelic breakfast.

Il brano è diviso idealmente in tre: Rise and Shine, Sunny Side Up e Morning Glory. Determinare in quale punto preciso collocare la divisione non è possibile, si possono soltanto fare delle congetture, decidetelo voi stessi mentre ascoltate, sentitelo vostro questo pezzo e decidete. Ricordatevi, però, che i suoni della colazione di Alan, la sua voce, il suo mangiare rabbioso, doloroso, non sono soltanto degli intermezzi. La vita accade mentre accade la musica, e le due cose si intrecciano e accadono insieme, diventano una vita sola, una sola colazione psichedelica.

Ho soltanto un’ultima cosa da aggiungere prima di lasciarvi all’ascolto della colazione più bella che abbiate mai sentito suonare: sunny side up è un modo di cucinare le uova, all’occhio di bue precisamente, le tipiche uova dell’english/american breakfast. Sunny side è anche il lato positivo, il lato esposto al sole letteralmente.

Nadia

Tartare di salmone e pistacchi

tartare salmone e pistacchi

 

Un giorno Vale mi ha fatto un regalo meraviglioso: una serata milanese tutta per noi e poi il ritorno insieme a Pavia, con tanto di giornata “pigra” seguente. Abbiamo passato due giorni magici, ma cosa non lo è con lei? Il sabato sera non è stato privo di imprevisti – e a dirla tutta mi hanno anche rubato il cellulare, ma questa è una storia diversa… – ma non ci siamo mai fatte scoraggiare, abbiamo accolto ogni cosa con un sorriso e, soprattutto, insieme, abbracciate strette sempre. E siamo tornate a Pavia la mattina dopo, felici e un po’ scomposte, con il trucco trasformato e i capelli all’aria. Siamo rientrate nella città lombarda con lo splendore del mattino e della nostra gioia.

Ovviamente non siamo brave a rimanere lontane dal cibo (perché dovremmo? Prova costume dite?) e dunque non l’abbiamo fatto, ma per una sera non siamo state noi a cucinare. Abbiamo cenato in un ristorante-pescheria delizioso proprio in centro a Milano ed è lì che ho trovato ispirazione per questa ricetta che ho voluto poi ricreare a casa e riproporvi sul nostro blog.

 

Ingredienti per 2 persone:

250g di salmone fresco tagliato a cubetti

20g di pistacchi

5cc di succo di limone

3cc di olio extra vergine di oliva

sale (meglio quello rosa, più delicato, da macinare)

pepe nero macinato

La preparazione è molto semplice: basta riunire gli ingredienti in una ciotolina e mescolarli bene, poi lasciate riposare in frigo almeno una mezzora ed infine servite la tartare su un piatto creando la forma con un coppapasta e guarnendo con pistacchi tritati i lati e con un paio di pistacchi interi in cima.

Il tocco in più: aggiungete alla ricetta l’aneto se vi piace, si sposa benissimo con il salmone e lo potete usare per la guarnizione per rendere il piatto ancora più elegante.

Nadia